Il settore si trasforma, nasce un club internazionale e premiati i migliori esempi italiani
Il turismo dell’olio extra vergine di oliva sta vivendo un momento di trasformazione, in cui gli interessi dei turisti si stanno spostando verso esperienze autentiche e significative. L’acquisto e la visita standard stanno perdendo appeal, mentre i visitatori desiderano sempre di più interagire direttamente con i produttori e scoprire dimore storiche con uliveti. Per supportare questa crescita, un gruppo di lavoro tra i Paesi del Mediterraneo si è riunito a Matera, mentre le migliori pratiche italiane sono state premiate.
Il settore dell’olio extra vergine di oliva ha un enorme potenziale ancora in gran parte inesplorato. Secondo una nuova ricerca condotta da Roberta Garibaldi, presidente dell‘Associazione Italiana Turismo Enogastronomico, tra le varie tipologie di esperienze enogastronomiche, il turismo dell’olio presenta il maggiore spazio di crescita, con una differenza significativa tra l’interesse espresso e la fruizione effettiva. Al fine di promuovere lo sviluppo del settore, è stato creato un tavolo di lavoro tra i rappresentanti dei dieci Paesi della Rete delle Città dell’Olio del Mediterraneo (ReCoMed), con l’obiettivo di individuare standard condivisibili per il turismo dell’olio e di creare un “Club di prodotto EuroMediterraneo” vero e proprio.
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