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Enoturismo in Italia: crescita, sfide e opportunità secondo la ricerca CESEO-LUMSA

“TURISMO DEL VINO: TRA NUOVE SFIDE E OPPORTUNITÀ” CANTINE TURISTICHE, ESEMPIO VIRTUOSO DELL’ENOLOGIA ITALIANA

Come l’Italia guida il boom globale dell’enoturismo (e dove rischia di perdere terreno)

Palazzo Giustiniani, sede della Presidenza del Senato, ha ospitato la presentazione della prima importante indagine del Movimento Turismo del Vino, in collaborazione con il neonato CESEO (Centro Studi Enoturismo e Oleoturismo) dell’Università LUMSA. L’evento, moderato da Massimiliano Ossini, ha visto protagonisti Anna Isabella Squarzina, Donatella Cinelli Colombini, Violante Gardini Cinelli Colombini, Antonello Maruotti, Francesco Bonini e Dario Stefàno, presidente del CESEO.

La nascita del Centro Studi rappresenta, secondo Dario Stefàno, una vera e propria scommessa vinta, premiando un investimento ambizioso e lungimirante. «L’enoturismo e l’oleoturismo sono ormai driver fondamentali per lo sviluppo turistico internazionale, con una crescita globale annua stimata del 13% dall’FMI», ha dichiarato Stefàno, sottolineando che l’Italia rappresenta la massima espressione di questo trend. Il CESEO mira a diventare un riferimento scientifico per analizzare, guidare e sostenere una crescita sostenibile del settore e a formare figure professionali specializzate.

L’indagine, dal titolo “Turismo del vino: tra nuove sfide e opportunità“, curata da Antonello Maruotti e dal suo team, ha coinvolto 237 cantine del Movimento Turismo del Vino, mettendo in luce dati significativi e trend emergenti. Violante Gardini Cinelli Colombini, presidente nazionale del Movimento Turismo del Vino, ha ribadito l’importanza di tale ricerca per fornire dati scientifici, sviluppare corsi di formazione mirati e supportare i soci nel miglioramento continuo della propria offerta.

L’analisi, che spazia dall’identikit delle cantine ai canali di comunicazione, dall’hospitality all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, evidenzia un settore in buona salute: il 53% delle cantine intervistate ha riportato un aumento del fatturato, con una crescita a doppia cifra per il 24% di esse.

Tuttavia, la sostenibilità economica rimane una sfida: l’81% delle cantine segnala infatti un aumento significativo dei costi, soprattutto problematico per micro e piccole imprese che costituiscono il 95% del campione.

Sul fronte delle competenze specifiche, l’indagine mostra un ritardo nella professionalizzazione dell’accoglienza turistica: solo il 38% delle aziende dispone di personale specializzato in Wine Hospitality, mentre spesso è il titolare stesso (63%) a occuparsi dell’accoglienza.

L’hospitality resta centrale per MTV, da oltre trent’anni impegnato nell’offrire esperienze sempre più accessibili e inclusive. Notevoli sono infatti gli investimenti in strutture e servizi, come parcheggi, sale degustazione, aree sosta per camper e percorsi accessibili. Grande attenzione anche alle esperienze complementari e outdoor (pic-nic e passeggiate in vigna), oltre a un impegno concreto nella sostenibilità ambientale, con il 43% delle cantine certificate BIO contro il 19,8% della media italiana.

La varietà delle esperienze resta alta: il 35% delle cantine propone fino a 18 attività diverse, integrando degustazioni con prodotti tipici, cene con i produttori, corsi di cucina e attività specifiche per le famiglie e i bambini, con aree gioco e fattorie didattiche.

Le wine experience presentano una forbice di prezzo molto ampia, da 15 fino a 150 euro, con una media di circa 25 euro. Inoltre, la ricerca sottolinea come l’apertura domenicale (oltre il 50%) e la possibilità di visite senza prenotazione (68%) incrementino l’attrattività turistica.

La digitalizzazione rappresenta un’area di miglioramento: nonostante una forte presenza online tramite siti web e social media (Facebook 97%, Instagram 96%), non si registrano significativi aumenti di visitatori. Infatti, solo il 21% delle cantine usa strumenti CRM, e appena il 20% ha introdotto l’intelligenza artificiale nei propri processi, soprattutto per marketing e comunicazione. L’AI, benché percepita come potenziale leva competitiva, resta sotto-utilizzata a causa dei costi percepiti e della tradizionale struttura delle aziende.

Per affrontare queste criticità, il CESEO e MTV puntano proprio su formazione, ricerca e sviluppo tecnologico, con l’obiettivo di valorizzare l’enoturismo italiano come modello globale di crescita sostenibile e competitiva.

 

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