A pochi chilometri dalla Cascata delle Marmore, con un ramo che sconfina nel Lazio, il lago di Piediluco rappresenta il più grande bacino lacustre naturale dell’Umbria dopo il Trasimeno.
Di suggestiva bellezza ha rappresentato per molti artisti una tappa obbligata del Grand Tour e divenne famoso per essere stato soggetto dei numerosi dipinti ad olio realizzati nel 1826 dal pittore francese Jean-Baptiste Camille Corot
In questo articolo scopriremo questo splendido specchio d’acqua, color verde smeraldo, a circa 370 metri sul livello del mare, con un perimetro di circa 13 chilometri, che insieme ai laghi di Lungo, di Ripasottile e di Ventina, questi ultimi in provincia di Rieti, rappresenta uno dei resti dell’antico Lacus Velinus, un grande bacino di origine alluvionale venutosi a formare a partire dal Quaternario.
Trascorrere una giornata all’insegna del relax o dello sport, circondati dal verde è un’esperienza che vi rimarrà impressa nella mente e nel cuore.
Il borgo, un pittoresco centro dall’assetto medievale, il cui nome significa “ai piedi del bosco sacro”, è dominato dai resti della Rocca risalente al XI secolo; oggi Piediluco conta poco più di 500 abitanti ed è stato inserito nel 2016 nella lista dei Borghi più belli di Italia: uno dei modi migliori per ammirarne le bellezze è sicuramente la gita a bordo del battello, accompagnati dalle guide locali che vi racconteranno numerosi aneddoti come quello di Galileo Galilei che nella primavera del 1624 navigava su queste acque per i suoi esperimenti oppure Brigitte Bardot che fuggiva dai set romani per rilassarsi in questi luoghi. Durante l’estate è possibile affittare lettino e ombrellone nelle spiagge di Miralago, Velino e Ara Marina oppure se siete sportivi potete cimentarvi con il kayak per scoprire le numerose calette, grazie alla presenza di venti abbastanza regolari il lago di Piediluco è un eccellente campo di gara per regate di canottaggio, infatti presso il Centro Nazionale Remiero potrete osservare gli atleti che si allenano per le gare internazionali di canottaggio.
Per chi ama l’arte una visita alla chiesa di San Francesco che venne edificata in ricordo delle frequenti visite del Santo proprio a Piediluco e che dal 1999 custodisce alcune reliquie di San Francesco. L’edificio, di stile gotico fu edificato a partire dalla fine del XIII secolo è stato portato a compimento nel 1338. La facciata in pietra romanico-gotica presenta bassorilievi con scene di pesca, barche e pesci, simboli del ringraziamento alla ricchezza offerta dal lago, all’ interno, a unica navata, sono presenti pregevoli opere d’arte tra cui un crocifisso ligneo del Quattrocento e nell’abside è raffigurato San Francesco tra i Santi Antonio da Padova, Bernardino, Ludovico e Bonaventura, databili al XVI secolo.
Per celebrare il solstizio d’estate, la tradizione vuole che ogni anno si svolga la “Festa delle Acque”. Una manifestazione dalle origini antiche in onore del Sole e dei quattro elementi che, solitamente, si tiene tra la fine di Giugno e i primi giorni di Luglio.
Concerti, spettacoli folcloristici, mostre, cortei storici ed escursioni per un programma che termina con la sfilata delle barche allegoriche e lo spettacolo pirotecnico che si riflette sulle acque e segnaliamo l’iniziativa “Vicoli e Balconi Fioriti” dove gli abitanti di Piediluco si “sfidano” per rendere ancora più belle e colorate le vie del Paese.
Per chi volesse fare una sosta gastronomica interessante da non perdere il ristorante Le Terrazze di Piediluco: una perfetta sintesi tra cucina siciliana e cucina locale, grazie alla passione di uno chef palermitano per questi luoghi è possibile gustare piatti di alto livello, impeccabili nella presentazione e nella freschezza dei prodotti utilizzati. Da non perdere lo scrigno con i ricci di mare e i deliziosi dessert.