Il turismo dell’olio extra vergine di oliva sta vivendo una svolta verso esperienze autentiche e significative. Secondo una ricerca condotta da Roberta Garibaldi, presidente dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico, c’è un forte divario tra l’interesse verso le esperienze legate all’olio e la loro effettiva fruizione. Per sostenere lo sviluppo del settore, è stato creato un tavolo di lavoro tra i rappresentanti dei Paesi della Rete delle Città dell’Olio del Mediterraneo.
I turisti sono sempre più interessati a connettersi con i produttori di olio e a scoprire dimore storiche con uliveti. Le visite a frantoi storici, gli itinerari tra ulivi secolari e la scoperta di oleoteche o musei dell’olio sono esperienze popolari. Inoltre, ci sono crescenti interessi per esperienze che offrono un vero legame con il territorio, come incontrare i produttori e visitare dimore storiche legate alla produzione di olio.
Matera ha ospitato un incontro tra i rappresentanti dei dieci Paesi della Rete delle Città dell’Olio del Mediterraneo, che ha portato alla creazione di un “Club di prodotto EuroMediterraneo” per promuovere standard condivisibili nel turismo dell’olio. È inoltre previsto un forum internazionale sul turismo dell’olio nel 2024.
Durante l’evento, si è anche svolta la premiazione del Concorso nazionale Turismo dell’Olio, che ha riconosciuto le migliori esperienze italiane legate all’olio extra vergine di oliva. Questo settore ha un grande potenziale ancora inespresso grazie alla sua storia, al legame con il territorio e alle proprietà benefiche del prodotto.
L’obiettivo è valorizzare l’oleoturismo di qualità nel Mediterraneo, promuovendo l’autenticità e le origini storiche del settore.